Elisa Finocchiaro scrive,
da più di un un anno lavoro a Change.org, aiutando le persone a trasformare le loro petizioni in campagne di successo. Oggi vorrei fare gli auguri a Stefania, Neris, Maddalena, Paola e a tutte le donne che hanno dato vita a campagne di mobilitazione. Queste donne non si sono arrese e hanno deciso di “metterci la faccia”; per non far chiudere il centro antiviolenza, per dire no alla legge 40, per far legalizzare la marijuana, per far approvare nuove norme che tutelino gli operai impiegati nel mondo degli spettacoli dal vivo…
L’8 marzo e tutti i giorni dell’anno puoi leggere le loro storie e sostenere le loro richieste. Oggi te ne racconto alcune, le trovi qui sotto.
Grazie,
Elisa Finocchiaro, Senior Campaigner a Change.org
Maddalena, mamma di due bambine, ha 36 anni e da quando ne aveva 27 combatte contro la sclerosi multipla. Per lenire il dolore assume per via orale un po’ di marijuana e chiede che questa venga legalizzata a fini terapeutici. Firma la petizione di Maddalena.
Paola è la madre di Matteo, ragazzo morto mentre allestiva il palco per il concerto di Laura Pausini. Chiede leggi a tutela della sicurezza degli operai dello spettacolo. Firma la petizione di Paola.
Laura chiede che chiunque possa avere il diritto di scegliere il cognome materno come proprio. Firma la petizione di Laura.
Deborah insieme ai ragazzi di Radio Kaos ItaLis, la prima radio gestita da sordi, ha lanciato la campagna per il riconoscimento della Lingua dei segni italiana. Firma la petizione di Deborah.
Daniela, libera professionista a cui è stato diagnosticato un cancro al seno, chiede che sia concesso anche ai lavoratori autonomi il diritto all’assistenza sanitaria. Firma la petizione di Daniela.
Neris, portatrice di atrofia muscolare spinale, ha perso la figlia Beatrice a causa di questa malattia genetica. Ora dice basta alla legge 40 sulla procreazione assistita. Firma la petizione di Neris.
Stefania, fondatrice di un centro anti-violenza a Roma, ha lanciato la campagna per chiedere al Sindaco di mantenere aperto il centro e poter così continuare ad assistere le donne vittime di violenza. Firma la petizione di Stefania.
