Appello dell’Intelligence britannica per decifrare un messaggio della II Guerra Mondiale, trovato su un piccione viaggiatore

Il servizio segreto britannico ha detto che non può decifrare un messaggio criptato risalente alla seconda guerra mondiale, trovato dopo quasi settanta anni, legato alla zampa di un piccione viaggiatore morto, rimasto incastrato in un camino.

Il piccione è stato trovato all’inizio del mese di novembre da un uomo in Surrey, nel sud dell’Inghilterra, mentre stava pulendo un camino in disuso nella sua casa.
Il messaggio (vedi foto), composto con una serie di ventisette gruppi di cinque lettere ciascuna, era dentro un contenitore rosso attaccato all’osso della zampa del piccione, ha messo in difficoltà il Government Communications Headquarters (GCHQ), servizio segreto britannico. Il portavoce ha detto:
«Il messaggio cifrato, senza l’accesso ai libri di codice pertinenti e dettagli di qualsiasi crittografia supplementare utilizzata, rimane impossibile da decifrare.
Il messaggio è coerente con l’uso di libri di codici per tradurre i messaggi che sono stati poi codificati, tuttavia senza poter sapere chi è il mittente “SJT W Stot”, e la destinazione prevista, indicata come “X02”, il codice è estremamente difficile da decifrare perché non è possibile visionare i libri di codici e sistemi di crittografia utilizzati; l’appello è perché c’è una piccola possibilità di trovarli da qualche parte.
E’ “deludente” che il messaggio portato da un piccione “coraggioso” non possa essere letto.  Decifrare il messaggio significa rendere omaggio alle competenze dei responsabili del codice in tempo di guerra che, pur lavorando sotto pressione, hanno escogitato un codice che era indecifrabile ieri e oggi».
Il Curatore del Museo Pigeon a Bletchley Park, a nord di Londra, in Gran Bretagna, durante la II Guerra Mondiale, principale centro per il trattamento dei messaggi cifrati, sta cercando di risolvere i numeri d’identificazione del piccione trovato nel messaggio.
I piccioni sono stati ampiamente utilizzati in guerra per portare in Gran Bretagna, informazioni vitali dal continente europeo. Volavano a velocità fino a 80 km orari, potevano percorrere distanze fino a 1.000 km, ma erano vulnerabili ai falchi affamati e ai soldati annoiati che sparavano colpi contro di loro mentre volavano sopra le loro teste.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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