Allerta per la grande tempesta solare in direzione della Terra

Questo non è il solito bollettino meteo, anche se è in arrivo una grande tempesta. L’ombrello non potrà essere utile, a portata di mano è meglio tenere una torcia elettrica.
La tempesta proviene dal Sole, pioverà giù una quantità enorme di radiazioni. Noi siamo al sicuro, il problema potrebbe interessare le reti elettriche, comunicazioni radio e satelliti. Gli esperti hanno detto che sabato 13 settembre 2014 sulla Terra arriverà l’energia combinata di due recenti eventi solari.
Space Weather Prediction Center ha rilasciato un bollettino di forte tempesta geomagnetica causata dal Sole una palla gigante di gas: 92,1% d’idrogeno e del 7,8% di elio, ogni tanto, sputa fuori una raffica di gigantesche radiazioni chiamata espulsione di massa coronale, queste espulsioni a volte sono associate a brillamenti solari, gli eventi più esplosivi nel sistema solare.
Il Sole ha rilasciato due espulsioni negli ultimi due giorni, entrambe legate a brillamenti solari. La NASA ha detto che la seconda eruzione è di classe X 1.6, inserendola nella categoria più intensa. L’energia di queste due espulsioni si sta dirigendo verso la Terra. Gli esperti non sono sicuri di quello che potrà accadere. Il meteorologo Chad Myers ha detto:
«E’ una forte tempesta solare, non possiamo sapere nulla di quello che farà fino a quando non arriva. L’atmosfera terrestre di solito protegge gli umani, per precauzione a portata di mano è meglio tenere una torcia elettrica. Le tempeste solari possono danneggiare i satelliti, mettere fuori uso l’elettricità, interferire con i GPS e gli impianti radiofonici di comunicazioni (compresi quelli su aerei di linea commerciali)».
Lika Guhathakurta, astrofisico, scienziato responsabile del programma Solar Dynamics Observatory della NASA, ha detto:
«La gente sulla Terra in realtà non dovrà preoccuparsi, le tempeste solari non influenzano gli esseri umani sul terreno, solo gli astronauti potrebbero essere a rischio. Non preoccupatevi troppo, la NASA può adottare misure per proteggere i membri dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, e gli operatori satellitari possono disattivare i sensori sensibili sui satelliti per mitigare il rischio per i vostri smartphone e connessione wi-fi. Potranno esserci inconvenienti temporanei. Gli scienziati hanno preso tutte le precauzioni per fronteggiare anche grandi problemi, come quelli accaduti nel passato».
Il 13 marzo del 1989, una tempesta solare per dodici ore ha bloccato l’energia elettrica in tutta la provincia di Quebec. Le reti elettriche negli Stati Uniti sono state colpite, anche se non c’è stato il blackout. La NASA ha detto che alcuni satelliti durante il Quebec Blackout per diverse ore sono rimasti fuori controllo. La navetta spaziale Discovery in orbita in quel momento ha avuto un misterioso problema, sparito dopo la tempesta.
Il lato positivo dopo le tempeste solari, è lo spettacolo delle aurore boreali, un fenomeno fisico provocato dall’urto di particelle elementari, per lo più elettroni, contro gli atomi che si trovano negli strati più esterni dell’atmosfera terrestre. A causa degli urti gli atomi si eccitano ed emettono luce di diverso colore. Uno dei primi a tentare una spiegazione scientifica del fenomeno è stato nel 4° secolo a.C. il filosofo greco Aristotele. Nella sua opera Meteorologia attribuì le aurore boreali ai vapori che da terra salivano verso il cielo. La corretta spiegazione è arrivata solo a partire dai primi del Novecento, quando è stata chiarita la struttura dell’atomo e gli astronomi hanno capito meglio la natura del Sole e le sue complesse interazioni con la Terra.

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Pino Silvestri, blogger per diletto, fondatore, autore di Virtualblognews, presente su Facebook e Twitter.
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